Il grasso rappresenta un importante sistema di immagazzinamento dell’energia che le cellule utilizzano tra un pasto e l’altro. Tuttavia, in presenza di obesità, questi fini meccanismi di regolazione cellulari vengono sconvolti, portando ad infiammazione e sindrome metabolica con tipiche manifestazioni sintomatiche che includono aumento della pressione sanguigna, resistenza insulinica, diabete di tipo due, aumento del grasso viscerale, ecc. Uno studio condotto dall’Università di Gothenburg in Svezia, ha rivelato che l’obesità causa formazione di adipochine che riducono la capacità delle cellule grasse di immagazzinare e rilasciare grasso, interferiscono con i meccanismi termogenetici , promuovono l’accumulo di grasso anche in cellule che non sono deputate a compiere questa funzione (come le cellule epatiche e muscolari), provocano insulino resistenza. L’esercizio fisico offre all’organismo lo stimolo per l’incremento dell’espressione di un gene che codifica per una proteina trasportatrice, chiamata GLUT4, particolarmente importante per promuovere la normale regolazione dei meccanismi biochimici nelle cellule adipose. GLUT-4 è il trasportatore del glucosio più conosciuto e studiato ed sensibile all’insulina. In condizioni normali, questo carrier si trova in sede citoplasmatica e la sua traslocazione sulla membrana cellulare viene stimolata dal legame dell’insulina con il recettore di membrana con ingresso di glucosio all’interno della cellula. Quando la concentrazione ematica di glucosio si normalizza e l’insulina viene eliminata, le molecole di GLUT 4 vengono lentamente rimosse dalla membrana plasmatica e sequestrate per endocitosi in vescicole intracellulari. Il trasportatore del glucosio GLUT-4 è presente soprattutto nel muscolo scheletrico, nel cuore e nel tessuto adiposo bianco e bruno, non a caso definiti tessuti insulino-dipendenti. A livello muscolare la traslocazione dei trasportatori GLUT-4 dai siti intracellulari (vescicole) alla membrana plasmatica è favorita anche dalla contrazione, dall’aumento del flusso ematico e dai bassi livelli di glicogeno che caratterizzano l’esercizio fisico di lunga durata. Ciò spiega come mai l’attività sportiva sia un’utilissima medicina nella prevenzione dell’insulino resistenza e nel trattamento del diabete mellito.
