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MASSIMO SPATTINI : “THE DOC”

MASSIMO SPATTINI : “THE DOC”
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Massimo Spattini rappresenta da più di 30 anni un punto di riferimento per tutti coloro che vogliono avere cura del corpo a 360°. Ha iniziato soprattutto dedicandosi alla nutrizione applicata alla performance fisica e atletica ma poi i suoi campi di interesse ed applicazione si sono allargati alla Medicina Antiaging e alla Medicina Funzionale delle quali è uno dei massimi esperti a livello nazionale e anche speaker in congressi a livello internazionale. Lo conosco personalmente da più di 20 anni e in tutti questi anni, durante i quali abbiamo anche condiviso iniziative comuni, l’ho sempre visto coinvolto in prima linea nella divulgazione e promozione del Fitness e del Benessere.

Massimo cosa ti spinge ad essere sempre all’avanguardia in tutto quello che fai?
Credo faccia parte del mio carattere, sono un po’ anticonformista e non mi piace allinearmi troppo alle cosiddette “linee guida” perché spesso sono viziate da interessi commerciali o sono frutto di una lentezza strutturale della nostra comunità scientifica ad ammettere le nuove scoperte e a doversi quindi rimettere in discussione. Inoltre sono uno sperimentatore, prima di tutto su me stesso, ovviamente con criterio scientifico. Proprio in merito a ciò so che ogni anno o addirittura più volte all’anno ti rechi negli USA per corsi di approfondimento e per confrontarti con professionisti del tuo livello. Questo ha fatto pensare a taluni che tu risiedi negli USA e ti ha valso l’appellativo di “The Doc”. In effetti è dal 1984 che mi reco costantemente negli USA soprattutto in California prima per il Bodybuilding poi per la Medicina Antiaging e infine per la Medicina Funzionale. Recarmi costantemente negli USA mi ha permesso di essere sempre all’avanguardia soprattutto nei campi sovra menzionati perché fondamentalmente sono nati lì, e lì hanno espresso le maggiori competenze ma non rinnego assolutamente le basi della cultura scientifica europea, che risente in parte da antiche tradizioni come la Fitoterapia e la Medicina Ippocratica. Ritengo che sia un mix vincente in grado di dare una visione più completa e a dimensione d’uomo. Credo che il confronto sia fondamentale per un processo di crescita, purtroppo quando vado a questi workshop di formazione sono sempre l’unico italiano presente.

Quali sono quindi i tuoi nuovi obiettivi? E i tuoi nuovi interessi?
Come ben sai l’alimentazione e l’attività fisica sono gli argomenti che io ho sempre trattato di più e sui quali ho fondato la mia battaglia per migliorare gli stili di vita delle persone; già da vari anni però mi sono reso conto che c’è un terzo fattore altrettanto importante che, anzi in certi casi, può diventare la causa principale di problematiche di salute: lo stress. Mi rendo conto che circa l’80% delle persone hanno problematiche di salute che derivano appunto dallo stress ed è quindi necessario un approccio che non tenga solo conto dal punto di vista organico il sistema più direttamente coinvolto nello stress che è appunto l’asse ipotalamo-ipofisi-surrenali, ma anche un approccio più olistico che superi il corpo e arrivi a prendere in considerazione anche la mente, le emozioni e lo spirito. In questo mi sento ancora indietro perché se per quanto riguarda il corpo credo di conoscere molto, devo approfondire le funzioni della mente, considerare le emozioni e capire la spiritualità della quale ho la consapevolezza ma non ancora la conoscenza, forse perché non mi sento ancora pronto.

Mi sembra il tuo un percorso di crescita interiore finalizzato alla tua piena realizzazione                
Certo c’è molto di questo in questa mia ricerca, però è anche vero che questi aspetti dell’uomo, che sono sempre stati considerati nelle antiche medicine tradizionali, ma dimenticati nella medicina convenzionale, ora sono stati riscoperti dalla Medicina Funzionale che insieme alla Medicina Antiaging ritengo sia la medicina del futuro, cioè una medicina “ad personam”. Proprio per questo sto scrivendo insieme al mio collega, il dott. Enrico Bevacqua e il contributo di numerosi altri autori, il libro “Guida alla Medicina Funzionale” che dovrebbe andare in stampa agli inizi del 2019 e trattare appunto la Medicina con una visione globale e non organicistica. Vedo questo libro, insieme agli altri che ho scritto, un po’ come il completamento delle mie 4 aree di expertise: “La DietaCOM e il Dimagrimento Localizzato” per la Dietologia, “Antiaging e lo Stile di vita integrato” per la Medicina Antiaging, “Alimentazione e Integrazione per lo sport e la performance fisica” per lo Sport e quest’ultimo per la Medicina Funzionale. Recentemente inoltre sono attratto e sto dedicando del tempo a studiare la Medicina Quantistica e la Semiotica Biofisica Quantistica inventata da Sergio Stagnaro, uno scienziato che è veramente anni luce davanti a tutti, del quale ho personalmente riscontrato la veridicità di certe metodologie diagnostiche e terapeutiche.

Come si svolge una visita presso il tuo ambulatorio?
Oggi la mia prima visita è praticamente un check-up completo dal punto di vista di valutazione clinica, alimentare e motoria. Nell’ottica di un approccio personalizzato mi avvalgo di test anamnestici completi in grado di valutare la storia del paziente e scoprire il “trigger” scatenante la patologia, di test genetici che permettono di identificare la predisposizione individuale, test alimentari per intolleranze, allergie, sensibilità, test per valutare l’età biologica e la stiffness arteriosa (grado di rigidità arteriosa), valutazione del cortisolo salivare in 4 momenti della giornata, test della variabilità cardiaca per valutare la coerenza della respirazione col battito cardiaco ed avere una misura del livello di stress e dell’equilibrio tra il sistema simpatico e parasimpatico, misurazione dei radicali liberi e del potenziale antiossidante con il FRA 25, test della lipidomica, test di Fitness cardiovascolare con misurazione della soglia, test della mobilità articolare, test di forza, valutazione della postura tramite la pedana baropodometrica, valutazione dell’equilibrio e altri test che vengono decisi caso per caso. Per fare ciò mi avvalgo di un team di collaboratori: il Dott. Paolo Conforti Specialista in Medicina dello Sport, il Prof. Davide Antoniella preparatore atletico, posturologo e osteopata, la Dott.ssa Anna Merusi Biologa Nutrizionista. Ci vuole quasi una giornata per fare tutto ma non credo sia tempo perso e denaro sprecato, ma semmai un investimento sulla propria salute.

E per quanto riguarda la tua opera di divulgazione?
Come tu ben sai, avendo fatto in questo campo anche varie cose insieme, è un aspetto che mi interessa molto e lo considero un po’ il mio “GIVE BACK” cioè il “dare indietro” gratuitamente quello che ho avuto la possibilità di ricevere negli anni. Questa rivista fa parte di questa mia missione, anche se purtroppo la vita del cartaceo è sempre più difficile; il sito AGEMONY, di cui sono direttore responsabile, dedicato al benessere e all’antiaging, sta progressivamente avendo consensi tra gli autori e i lettori. La mia pagina su Facebook “Dr. Massimo Spattini”, che si sta avvicinando a 100.000 followers, rappresenta per me un impegno costante e giornaliero. Ho sempre organizzato eventi anche con questo obiettivo, oltre che per beneficienza, e gli ultimi “Muscoli col Cuore” e “Italian Health Award” sono stati un grande successo, ma l’organizzazione di eventi richiede un grande impegno di risorse ed energie che ha sottoposto me e i miei collaboratori, che non fanno quello di professione, ad un lavoro extra che poi si è tradotto in stress eccessivo e quindi non so se ripeterò queste esperienze, gli anni passano e ci vuole una gestione intelligente delle proprie energie. Mi sono accorto, guardando le mie agende degli ultimi anni, che praticamente non ho mai avuto un week end libero ma sempre impegnato in corsi, congressi, conferenze, seminari, eventi da me frequentati o organizzati, questo mi ha prodotto un livello di stress ingestibile che mi ha portato anche a qualche scompenso non essendo più la mia “riserva” quella di un ventenne. Ho deciso quindi di fare delle scelte, selezionare le cose da fare e le persone con le quali collaborare, questo è il lato positivo di avere raggiunto una posizione ed un’età alla quale non devi dimostrare più alcunché a nessuno, ma semmai solo mantenere la coerenza anche nel cambiamento.

L’Accademia del Fitness-Wellness-Antiaging – ottobre 2018
A cura di Valerio Merola, Direttore