Il GH è un controverso farmaco anti-aging. Alcuni medici prescrivono GH per ripristinare la “giovinezza” e migliorare la massa magra corporea. Questo approccio potrebbe avere i suoi difetti. Una nuova ricerca pubblicata sulla rivista Science Advances suggerisce che bassi livelli di GH possono aiutare a vivere più a lungo. I ricercatori hanno identificato una mutazione genetica comune che è legata ad un aumento della durata della vita degli uomini, ma non colpisce le donne. Circa un quarto delle persone ha una mutazione nel gene per i recettori dell’ormone della crescita, in cui manca una parte del DNA. Il Dott. Gil Atzmon, un genetista dell’Università di Haifa in Israele, e colleghi, hanno osservato che la mutazione era presente nel 12% degli uomini di età superiore ai 100 anni – un tasso tre volte superiore rispetto agli uomini di 70 anni. Questi dati sono stati raccolti dal sequenziamento del gene per i recettori dell’ormone della crescita in soggetti che il team di ricerca di Atzmon stava studiando da anni. Atzmon e colleghi hanno esaminato il gene in altri tre gruppi di persone longevi in tutto il mondo e hanno trovato la stessa cosa: la mutazione nel gene per i recettori dell’ormone della crescita era legata a vite sostanzialmente più lunghe. Il Dr. Ali Torkamani, direttore dell’informatica del genoma presso lo Scripps Translation Science Institute di Jolla, in California, ha definito i risultati “convincenti” e ha affermato che questo studio è il primo a stabilire un legame tra i recettori dell’ormone della crescita e la longevità. La ricerca precedente ha identificato una mutazione del gene che ha influenzato la longevità solo nelle donne, e i ricercatori dicono che l’ultimo studio suggerisce che uomini e donne hanno percorsi genetici diversi per la longevità. Il dottor Nir Barzilai, un genetista presso l’Albert Einstein College of Medicine di New York, ha detto che se si vuole vivere più a lungo, potrebbe essere un’idea migliore mantenere bassi i livelli dell’ormone della crescita e non cercare di aumentarli. Andando avanti, Barzilai e il suo team cercheranno di ridurre i livelli di ormone della crescita nelle persone anziane replicando l’effetto della mutazione del gene.
(Science Advances 2017; Vol 3, no. 6, e1602025)
