Dell’invecchiare fa paura principalmente una cosa: perdere la memoria per le cose, le situazioni e gli affetti.
La demenza è diventata una questione di primaria importanza che richiede misure urgenti.
Nessuno è potenzialmente al riparo dalla perdita di lucidità.
La prevenzione della demenza può essere influenzata da fattori dietetici.
In effetti, ciò che mangiamo condiziona il nostro destino.
In questo studio del 2019, pubblicato su Nutrients, i ricercatori si sono concentrati in particolare sul liquido più bevuto al mondo dopo l’acqua, ossia sul tè verde, e condotto una revisione sistematica degli studi osservazionali che hanno indagato l’associazione tra assunzione di tè verde e demenza, morbo di Alzheimer, lieve o marcata compromissione cognitiva.
Gli studiosi hanno ricercato articoli registrati e riferimenti ad articoli o recensioni originali che hanno analizzato l’assunzione di tè e livelli cognitivi.
Successivamente, gli articoli estratti sono stati esaminati per stabilire se includessero dati originali che valutavano un’associazione tra assunzione di tè verde e demenza, morbo di Alzheimer, lieve compromissione cognitiva o conclamata compromissione cognitiva.
Infine, sono stati inclusi tre studi di coorte e cinque studi trasversali.
Uno studio di coorte e tre studi trasversali hanno supportato gli effetti positivi dell’assunzione di tè verde.
Uno studio di coorte e uno studio trasversale hanno riportato effetti positivi parziali.
Il restante studio di coorte e uno studio trasversale non hanno mostrato alcuna associazione significativa con l’assunzione di tè verde.
Statisticamente quindi questi risultati sembrano supportare l’ipotesi che l’assunzione di tè verde potrebbe ridurre il rischio di demenza, morbo di Alzheimer, lieve compromissione cognitiva o accertata compromissione cognitiva.
Sono sicuramente auspicabili ulteriori risultati da studi di coorte ben progettati e rigorosamente condotti per ottenere prove inconfutabili.
Curare la propria alimentazione, introducendo alimenti o bevande che non fanno parte della nostra cultura gastronomica ma che hanno provata attività protettiva sulla salute, è una strategia economica, facile ed efficace per prevenire le infermità legate all’invecchiamento e per restare sempre “connessi”.