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GINKGO BILOBA E BENESSERE COGNITIVO

GINKGO BILOBA E BENESSERE COGNITIVO
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Il Ginkgo b. è una pianta, unica specie ancora sopravvissuta della famiglia Ginkgoacee. È un albero antichissimo le cui origini risalgono a 250 milioni di anni fa e per questo è considerato un fossile vivente. Utilizzata da sempre dalla medicina tradizionale cinese e da quella ayurvedica per la cura di svariate patologie, è da tempo oggetto di studi e ricerche anche dalla medicina occidentale per testarne l’efficacia e la sicurezza in ambito geriatrico. È una droga adattogena che agevola la microcircolazione periferica soprattutto a livello cerebrale.

Un recente studio di febbraio 2017 (Demarin V., Bašić Kes V., Trkanjec Z., Budišić M., Bošnjak Pašić M., Črnac P., Budinčević H., Efficacy and safety of Ginkgo biloba standardized extract in the treatment of vascular cognitive impairment: a randomized, double-blind, placebo-controlled clinical trial) randomizzato, eseguito in doppio cieco con gruppo placebo controllato, della durata di 6 mesi, ha voluto testarne l’utilizzo su 90 pazienti con età media di 67 anni (uomini) e 59 anni (donne) affetti da deficit cognito vascolare. Ebbene, a fine studio i due gruppi che avevano ricevuto la somministrazione di differenti dosaggi di estratto titolato di Ginkgo b. (120 mg e 60 mg) hanno mostrato risultati statisticamente significativi sulla Clinical Global Impression, ossia la scala di valutazione del rapporto rischio/beneficio (efficacia) del trattamento, dimostrando interesse per la sua potenziale capacità di rallentare il deficit cognitivo, a fronte di effetti collaterali modesti. Questa sua proprietà è coadiuvata probabilmente dall’attività antiossidante dei ginkgo-flavoni, a cui è attribuito il ruolo protettivo contro il danno ossidativo dei radicali liberi. Questo effetto salutistico sul rallentamento del deterioramento cognitivo nei pazienti affetti da VCI (deficit cognitivo vascolare) va sicuramente indagato con ulteriori studi, nel mentre ricordo che per stimolare il trofismo del microcircolo e per le sue azioni sulla memoria, questa sostanza va utilizzata sotto la supervisione medica a causa delle sue interazioni con alcuni farmaci di comune utilizzo.