LA PRIVAZIONE DEL SONNO AUMENTA IL RISCHIO DI OBESITA’

Diversi studi condotti da David Allison e colleghi presso l’Università di Alabama a Birmingham, hanno dimostrato che la mancanza di sonno inciderebbe sul bilancio energetico di ciascun individuo, e questo a sua volta influenzerebbe la perdita, l’aumento o il mantenimento del suo peso. In particolare, la privazione del sonno incrementerebbe la produzione di grelina, un

GLI ESERCIZI CON I PESI MIGLIORANO L’ATTIVITA’ DEI MITOCONDRI CELLULARI

I mitocondri rappresentano le centrali elettriche della cellula. La perdita dei mitocondri è associata a problemi di salute e morte prematura. E’ risaputo già da qualche tempo che gli esercizi di aerobica rappresentano il modo migliore per incrementare sia il numero dei mitocondri che le loro funzioni; tuttavia, Craig Porter dello Shriners Hospital for Children

CURCUMA E DIETA PER CONTRASTARE DIABETE E OBESITA’

Aggiungere curcumina a un regime dietetico corretto migliora dal 20 al 40% i valori di alcuni parametri ematici associati a diabete e obesità, come l’emoglobina glicata, trigliceridi, colesterolo e interleuchina 6. A dimostrarlo sono i primi risultati di uno studio italiano illustrato all’Expo da Rolando Alessio Bolognino, docente del master in Scienze della Nutrizione e Dietetica

THE BRAIN-GUT CONNECTION

  Both a high-fat and a high-sugar diet can cause changes in gut bacteria that appear related to a significant loss of “cognitive flexibility”.  Previously, some studies suggest a link between fat and sugar on cognitive function and behavior, positing that such problems may be linked to alteration of the microbiome — a complex mixture in

LA PRIVAZIONE DEL SONNO AUMENTA IL RISCHIO DI OBESITA’

GLI ESERCIZI CON I PESI MIGLIORANO L’ATTIVITA’ DEI MITOCONDRI CELLULARI

CURCUMA E DIETA PER CONTRASTARE DIABETE E OBESITA’

THE BRAIN-GUT CONNECTION

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ABSTRACT

MA IL DIGIUNO INTERMITTENTE FA BENE O FA MALE?

Redazione
Recentemente ha fatto scalpore la diffusione dell’abstract di una ricerca osservazionale condotta tra il 2003 e il 2018 su un campione di 20.000 adulti, presentata all’ultima conferenza del 2024 dell’American Heart Association, che mette in relazione i digiuni 16:8 con un aumento del 91% del rischio di morte per cause cardiovascolari anziché una riduzione, come

OMEGA-3 E RESILIENZA

Redazione
Un interessante studio del 2021, randomizzato e controllato, rivela che un alto dosaggio (2,5 grammi) di omega-3 sembra in grado di rallentare l’invecchiamento cellulare causato da eventi stressanti. Risultato? Telomeri più lunghi, minore infiammazione e attenuata reattività allo stress simpatico e cardiovascolare. In totale, 138 partecipanti sedentari, in sovrappeso, di mezza età (93 donne, 45 uomini)

UNO STILE ALIMENTARE CHE MIRA ALLA LONGEVITÀ

Redazione
Nonostante la vasta ricerca condotta, c’è una mancanza di comprensione da parte del grande pubblico sull’importanza della nutrizione per la salute e lo sviluppo. Un’alimentazione ottimale è essenziale per ridurre il rischio di malattie e promuovere una vita sana e longeva. Oltre alla tendenza all’inerzia nell’affrontare questo problema, la confusione nell’interpretare le informazioni nutrizionali disponibili

RIDURRE LA SEDENTARIETÀ: ECCO COME

Redazione
Sempre più ricerche evidenziano l’importanza di programmare una costante e intensa attività fisica, tuttavia è evidente a tutti come la sedentarietà faccia parte del nostro quotidiano. Stiamo seduti a tavola, durante il tragitto al lavoro, in auto, sul bus o treno, abbiamo ormai quasi tutti una occupazione che ci porta a stare seduti ad una

BISFENOLO: RISCHIO PER LA SALUTE INACCETTABILE

Redazione
Il Bisfenolo A (BPA) è una sostanza chimica sintetica molto utilizzata a partire dagli anni ’60 ed utilizzata nella produzione delle plastiche in policarbonato utilizzate per moltissime applicazioni: nei contenitori di plastica per uso alimentare, nel rivestimento protettivo interno delle lattine per alimenti e bevande, per le bottiglie di acqua, per i tubi di acqua

IMPATTO DI DIETA E ATTIVITÀ FISICA SU GRASSO E MUSCOLI

Redazione
L’ottimizzazione della composizione corporea (BC) riveste maggiore importanza per la salute a lungo termine rispetto alla semplice perdita di peso corporeo (BW) In effetti, la massa grassa (FM) funge da indicatore più critico dei rischi per la salute, rendendola un obiettivo più rilevante rispetto al solo peso corporeo. L’obiettivo della perdita di peso dovrebbe essere

L’ATTIVITÀ FISICA RENDE PIÙ FELICI

Redazione
Uno studio del 2023 esamina empiricamente la relazione tra la partecipazione all’esercizio fisico e la felicità utilizzando i dati del Chinese General Social Survey. Con l’aumento della volontà e della capacità delle persone di perseguire una vita migliore, la felicità non solo ha ricevuto sempre più attenzione da parte della società, ma è stata anche

VITAMINA D: ALZARE I DOSAGGI RACCOMANDATI E PERSONALIZZARLI

Redazione
Due recenti studi sulla vitamina D stanno mettendo in forte crisi la validità dei dosaggi raccomandati dalle linee guida. Dotata di vere e proprie caratteristiche pro-ormonali, la vitamina D interagisce con vari recettori nucleari situati nelle cellule di moltissimi tessuti nell’organismo, espletando svariate funzioni biologiche. Gli autori delle ricerche sottolineano come 600-800 UI non sono in grado di alzare i livelli

VACCINI A mRNA: ENORMI DUBBI E OMBRE SU EFFICACIA E SICUREZZA

Redazione
Dato che la televisione recentemente sta riproponendo il tema dell’epidemia Covid, invitando la popolazione alla vaccinazione, credo che sia opportuno fornire tutte le informazioni possibili per poter effettuare una scelta libera (per il momento) e consapevole. In un periodo relativamente breve dopo l’inizio della pandemia di COVID-19, due vaccini a mRNA (Pfizer-BioNTech e Moderna), hanno

PESO STABILE PER UNA LUNGA VITA

Massimo Spattini
Uno studio multi-istituzionale, pubblicato da poco, che ha analizzato i dati di oltre 54.400 donne in post-menopausa per determinare la probabilità di raggiungere l’età di 90, 95 o 100 anni (quella che viene definita “longevità eccezionale”), ha scoperto che coloro che mantenevano un peso corporeo stabile dopo i 60 anni, avevano maggiori probabilità (da 1,2