Home ARTICOLI Integrazione alimentare FITOTERAPICI SCUDO E SUPPORTO DEL SISTEMA IMMUNITARIO

FITOTERAPICI SCUDO E SUPPORTO DEL SISTEMA IMMUNITARIO

FITOTERAPICI SCUDO E SUPPORTO DEL SISTEMA IMMUNITARIO
0

La terapia più frequentemente adottata in caso di infezioni respiratorie è di tipo sintomatico.
I farmaci più spesso impiegati sono i FANS che agiscono riducendo l’infiammazione e i dolori collegati alla sindrome influenzale, oltre a farmaci antitussivi, decongestionanti e antipiretici in caso di febbre alta.
Quello che invece è completamente trascurato nella medicina convenzionale è l’aspetto della prevenzione. Ciò che è poco noto è il ruolo delle piante medicinali nella prevenzione e trattamento delle infezioni virali, sempre nel contesto della medicina convenzionale.
Il razionale di impiego di una pianta medicinale, o meglio di un suo estratto, nella moderna medicina basata su evidenze cliniche e sperimentali si basa sul peculiare profilo farmacocinetico e farmacodinamico che possiede ed esprime un “fitocomplesso”, cioè l’insieme dei costituenti chimici dell’estratto stesso.
L’uso di un fitocomplesso e non di una singola entità molecolare distingue in farmacoterapia ciò che si definisce propriamente fitoterapico.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) nelle “Monografie di Piante Medicinali” descrive oltre quindici specie che trovano collocazione in Farmacopee e hanno l’indicazione specifica della prevenzione o trattamento di supporto per le infezioni respiratorie.
Vediamone qui alcuni fitoterapici che possono essere utili per sostenere il nostro sistema immunitario.

Geranio africano o Pelargonium Sidoides
Uno dei farmaci vegetali più utilizzati in tutta la Comunità Europea con l’indicazione terapeutica di trattamento dei sintomi delle infezioni respiratorie e l’unico presente in Italia con lo status regolatorio di farmaco vegetale tradizionale autorizzato dall’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) nel 2010 è un estratto di radici di Pelargonium sidoides, comunemente chiamato pelargonio o geranio africano.
La sua attività è costituita dalle radici della pianta ed esplica un’attività antivirale, antibatterica e fluidificante del muco. L’estratto idroalcolico standardizzato delle radici di pelargonio (registrato con la sigla univoca EPs®7630) agisce in maniera prevalente sull’immunità innata, modulando l’attivazione e la produzione di mediatori infiammatori da parte dei monociti e macrofagi tissutali essendo appunto un ottimo un ottimo stimolatore della cellula macrofagica.
I suoi principi attivi, in particolare l’acido gallico, sono in grado di attivare le cellule immunitarie e inoltre favorisce la produzione di monossido di azoto che viene utilizzato come radicale libero contro i batteri. La sua azione antivirale si esplica grazie alla capacità del fitocomplesso di inibire la penetrazione del virus nella cellula e di impedirne la replicazione qualora fosse già infettata.
Dose suggerita: 20 mg 3 volte al giorno.

Scutellaria o Chinese skullcap (Scutellaria baicalensis)
È una pianta usata da secoli nella medicina tradizionale cinese.
Dalle sue radici si ricava un estratto  idroalcolico a sostegno del sistema immunitario, implementando di conseguenza le naturali difese dell’organismo.
In recenti studi sull’uomo, si è osservata la sua netta azione riducente i tassi di infezione virale, rispetto ai gruppi di controllo, confermandone così le sue azioni antivirali, antinfiammatorie e antiossidanti.
Si è rivelata di utilità anche per la funzionalità epatica, digestiva e articolare.
Dose suggerita: 750-1500 mg al giorno standardizzati in flavonoidi.

Foglie di Andrographis paniculata
Hanno rivelato attività antinfiammatorie, antivirali e immunostimolanti promuovendo la funzione immunitaria innata.
È stato dimostrato, in vitro, essere efficace contro l’influenza aviaria A (H9N2 e H5N1) e i virus H1N1 dell’influenza umana.
È stato verificato che inibisce la risposta citochimica (riducendo il rischio di tempesta citochimica) e le risposte infiammatorie mediate dal fattore di attivazione piastrinica e inoltre riduce l’espressione della cicloossigenasi-2 con effetti analgesici e antipiretici. Inoltre, Andrographis paniculata riduce la capacità del SARS-CoV-2 di inserirsi nelle cellule epiteliali della mucosa.
È una delle migliori erbe per il recupero post infezione e migliora la sindrome della fatica cronica.
Dose suggerita: 100-600 mg al giorno di estratto standardizzato al 30%.

Astragalo
Diversi studi clinici che si sono concentrati sull’azione immunostimolante con cui è in grado di rafforzare le nostre difese immunitarie e il meccanismo implicato sembra essere un potenziamento della produzione degli anticorpi.
Recentemente, in uno studio pubblicato sulla rivista «Microbiological Pathology», alcuni ricercatori hanno concluso che l’astragalo presenta proprietà antivirali in grado di trattare la bronchite infettiva causata dal coronavirus aviario.
Alcuni mesi fa, l’Università di Medicina Cinese di Pechino ha completato un’analisi di ricerche precedenti esaminando i benefici di alcune formulazioni di erbe cinesi contro il coronavirus SARS e l’influenza H1N1 (influenza suina), in cui uno degli ingredienti principali era appunto l’astragalo.
La Cina ha studiato le grandi disparità nei tassi di infezione e mortalità tra le diverse province cinesi colpite da COVID-19.
Nelle province con il più basso tasso di infezione, c’è stato un significativo utilizzo delle formulazioni di erbe della medicina tradizionale cinese a base di astragalo e ginseng: tra l’84% e il 98%.
Dose suggerita: 1-2 g al giorno.

Sambuco
In diversi studi farmacologici ha dimostrato di avere proprietà antibatteriche, antinfiammatorie, immunomodulanti, antiossidanti e recenti studi clinici ne suggeriscono l’utilizzo anche come antivirale.
Una ricerca del 2019, condotta da un team dell’Università di Sydney, da cui è stato dimostrato che i fitonutrienti presenti nelle bacche di sambuco sono in grado di inibire le prime fasi dell’infezione virale bloccando le proteine virali responsabili sia dell’attacco che dell’ingresso del virus nella cellula ospite. Inoltre, l’estratto di sambuco ha stimolato la produzione cellulare di citochine,.
Proprio questa stimolazione di citochine suggerisce però di non utilizzare il sambuco in fase di infezione già avanzata per non favorire il rischio di “tempesta citochinica”.
Dose suggerita: 500 mg al giorno (estratto standardizzato per antacianosidi al 17%).

Cannella
Come altre spezie, è un potente antiossidante naturale, ricchissimo di polifenoli dall’azione immunostimolante e antinfiammatoria, con spiccata proprietà antibatterica, utile per contrastare infezioni delle vie respiratorie.
Ha un’azione modulatoria sui livelli di zucchero nel sangue, contenendone i picchi, con un effetto simile all’insulina dato che, disturbando specifici enzimi digestivi, rallenta la scomposizione dei carboidrati ingeriti in un pasto partecipando al controllo del loro assorbimento.
Per queste sue caratteristiche, si è rivelata di utilissimo impiego nella sindrome metabolica, eccesso ponderale e come prevenzione e cura del diabete prevenendo la meta-infiammazione causa di immunaging.
La possiamo definire anche come una spezia antiaging, data la sua capacità di contrastare l’aumento dei radicali liberi maggiormente presenti in caso di malattie e invecchiamento.
Dose suggerita: 1 grammo 3 volte al giorno.

Uncaria Tormentosa
La parte attiva di questa pianta è costituita dalla corteccia del fusto e dalla radice. Studi scientifici hanno dimostrato l’efficacia di questa pianta nel sostenere le difese immunitarie dell’organismo e la sua azione antinfiammatoria e antiossidante.
E’ classificabile a tutti gli effetti come rimedio fitoterapico che aiuta a rinforzare le difese naturali del corpo e a prevenire l’insorgenza di malattie di tipo infettivo e flogistico.
Le ricerche hanno evidenziato, inoltre, che la maggior parte delle sue proprietà benefiche sono concentrate nel chemiotipo che presenta alcaloidi ossindolici pentaciclici e glucosidi derivati dell’acido quinovico.
I principi attivi contenuti nel suo fitocomplesso, infatti, promuovono il processo della fagocitosi attraverso il quale i globuli bianchi neutralizzano virus e batteri.
Inoltre, stimolano la produzione di anticorpi tramite la proliferazione dei linfociti mentre i mediatori chimici di molte infiammazioni vengono inibiti (prostaglandina PGE2 e il TNF-alfa).
Dose suggerita: da 1 a 3 grammi al giorno.

Tutti questi fitoterapici sono senza dubbio efficaci ma se assunti in combinazione in miscele ben studiate, per il loro stesso principio della sinergia tra i vari principi attivi che costituiscono il fitocomplesso, si possono rivelare più efficaci soprattutto se somministrati a livello sublinguale ottimizzando così la loro biodisponibilità.

Bibliografia

  • Pelargonium sidoides DC. Meccanismo di azione e uso clinico dell’estratto EPs®7630 per le infezioni respiratorie Marco Biagi Dipartimento di Scienze Fisiche, della Terra e dell’Ambiente, Università degli Studi di Siena; SIFITLab, Società Italiana di Fitoterapia.
  • Andrographis paniculata (Burm. f.) Wall. ex Nees: a review of ethnobotany, phytochemistry, and pharmacology. Hossain MS, Urbi Z, Sule A, Hafizur Rahman KM Scientific WorldJournal. 2014;2014:274905.
  • Prevention of common colds with Andrographis paniculata dried extract. Caceres DD et al. A pilot double-blind study. Phytomedicine, 1997, 4:101-104. he main bioactive compounds of Scutellaria baicalensis Georgi. for alleviation of inflammatory cytokines: a comprehensive review. Biomed Pharmacother. 2021 Jan;133:110917.
  • Evaluation of the Pharmaceutical Properties and Value of Astragali Radix. Amy G. W. Gong. Medicines (Basel).2018 May 21;5(2).
  • The effects of Sambucus nigra berry on acute respiratory viral infections: A rapid review of clinical studies. Autori: Harnett J, Oakes K, Carè J, Leach M, Brown D, Cramer H, Pinder TA, Steel A, Anheyer D. Rivista: Adv Integr Med. Anno: 2020.
  • Cinnamon and Hop Extracts as Potential Immunomodulators for Severe COVID-19 Cases – Kurt Lucas,1,* Janine Fröhlich-Nowoisky,1 Nicole Oppitz,1 and Maximilian Ackermann2,3. Front Plant Sci Published online 2021 Feb 26. doi: 10.3389/fpls.2021.589783.
  • Antioxidant properties of proanthocyanidins of Uncaria tomentosa bark decoction: a mechanism for anti-inflammatory activity. Phytochemistry). Goncalves C. Et al.